lunedì 29 settembre 2008

Marco Cazzato

Marco Cazzato:"Non so esattamente quando ho fatto questo disegno, credo intorno ai 4/5 anni, probabilmente traumatizzato dal "Pinnocchio" di Comencini. Direi che sono già evidenti le atmosfere sospese che contraddistinguono la mia produzione, anche se qui il pathos è maggiore".


arg! (4/5 anni)



M (2008)


opera del 2008 di Marco Cazzato realizzata per la mostra Storie di Matite

venerdì 26 settembre 2008

Giulia Sagramola

Giulia Sagramola:"Ecco alcuni dei miei disegni, si potrebbe fare un blog solo dei miei quaderni/libricini e disegni vari che ho fatto da piccola, ne conservo davvero tantissimi".

Fattoria (5 anni)


Il compleanno di mia sorella Chiara (6 anni)

"Minypony, Peterpan, Popples (1990-91), erano disegni ispirati ai miei cartoni animati preferiti".

Minypony (5/6 anni)

Peterpan (5/6 anni)

Popples (5/6 anni)

"Tommi è uno dei miei primi fumettini, fatto intorno ai 5 anni: avevo imparato a scrivere con mia mamma che fa la maestra. Credo che Tommi sia riferito al nome del cane che avevamo in quel periodo".

Tommi (5 anni)

"Di seguito un piccolo fumetto contenuto in uno dei mille quaderni che avevo durante le elementari: lo portavo a scuola e durante le lezioni, disegnavo delle storie a fumetti ambientate in un mondo parallelo, dove io vivevo mille avventure. Questa serie è durata tanto al punto che io (riconoscibile perché avevo un trashissimo codino) ero sposata con un certo Lorenzo (un bambino che avevo conosciuto al mare!) e parlo con i miei figli già grandi! Queste storie sono tremendamente melense, piene di insidie, amori spezzati, magie e incantesimi. Sailor Moon ha avuto un'influenza tremenda sui miei disegni, lo stile invece è molto vicino a quello di Raffaella Zardoni che aveva una rubrica su Il Giornalino (Raffa x te), che io adoravo".



Quaderno (9/10 anni)


"Sempre nello stesso quaderno ho trovato questo disegno ma non ho idea di cosa rappresenti!"

Storia (9/10 anni)

"Riguardando i miei disegni mi rendo conto che ci sono tantissime convergenze con quello che faccio ora, ad esempio a distanza di 13 anni ho ancora un diario dove disegno la mia vita (ma quella in questa dimensione), solo che la metto online! Inoltre è buffo che da piccola disegnavo sempre la mia famiglia e le sue avventure, e l'anno scorso ho disegnato la mia storia della mia Superfamiglia. Mi sento un po' noiosa! :) "




disegni di Giulia Sagramola (2008)

domenica 21 settembre 2008

Sergio Algozzino

Sergio Algozzino: Fin da piccolo ho disegnato sempre e solo fumetti, è davvero raro trovare disegni "senza una storia" in mezzo ai miei archivi.
Ronny, Bonny e Sonny sono i miei personaggi più vecchi, questa è una sequenza di una storia del 1987, avevo 9 anni, ma nello stesso albo facevo gli auguri a loro tre che ne avrebbero compiuto 6, fate un po' i conti...Purtroppo, tutte le mie storie a fumetti prima di quell'età sono scomparse nel trasloco, sig...


Ronny Bonny e Sonny (9 anni)



Diavolt era la mia risposta a Diabolik, ne avevo letto qualcuno in casa e ne ero rimasto affascinato, così ci feci un'intera serie alle elementari per poi riprendere il personaggio fino alle scuole medie. Questa tavola detiene il mio record personale di numero di vignette in una pagina: 62.


Diavolt (9 anni)


Il Giornale-ino (di Sergio Algozzino - che gioco di parole sopraffino, eh?) era la mia rivista contenitore, coi fumetti ispirati ai GiJoe, Hulk, Mask, Uomo Ragno, Starcom, Dino-Riders, Robotech, oltre i miei classici Ronny, Bonny e Sonny e Numerone (ebbene sì).

Il Giornale-ino (9 anni)


Toti è il personaggio preferito da chiunque faccia abuso delle mie sconcerie grafiche infantili, è un pazzo rinchiuso in manicomio che urla di continuo "camurria" al suo infermiere che non si vede mai in faccia. Ne ho disegnato alle elementari una serie di quasi 300 pagine per poi riprenderlo fino al liceo in una serie di albi formato gigante.



Toti (10 anni)


Giappone 1695 era invece la mia rivista delle medie, ne feci tre numeri e li vendevo, fotocopiati, ai compagni. Conteneva fumetti, articoli, vignette e un sacco di altre idiozie. In quel periodo facevo due tipi di fumetti: di arti marziali e di vampiri, ne ho a palate...


Giappone 1695 (12 anni)


A 15 anni disegnavo fumetti prevalentemente umoristici, ne facevo veramente tanti, e li seguivo tutti con cura, senza mai tralasciarne uno, e, soprattutto, portandoli tutti ad un finale. A testimonianza della mia regolarità (o della mia follia, come volete voi) iniziai a fare anche dei cataloghi delle uscite.


Cataloghi (15 anni)


Le Avventure del Piccolo Uomo Ragno erano un must, con ben 4 versioni delle origini (sempre uguali, ma disegnate in periodi diversi).



Le Avventure del Piccolo Uomo Ragno (15 anni)


Infine, per chiudere il cerchio delle mie produzioni all'insegna della spensieratezza, c'è lui, Video Boy Lay: saga di 300 pagine (la prima, la seconda va sui 200) che prendeva in giro praticamente tutti i fumetti che leggevo, con un ibrido giappo/supereroistico che faceva divertire tutti quelli che se lo trovavano fra le mani. Ancora oggi incontro gente del mio liceo che all'improvviso mi dice "ma ti ricordi di Video Boy Lay?", beh... se non me lo ricordo io! :D


Video Boy Lay (15 anni)


Posso ritenermi molto fortunato, nel mio Pioggia d'estate (uscito prima in Francia per gli Humanoidi, e adesso in uscita in Italia, sarà presentato a Lucca Comics 2008, per la 001 Edizioni) ho dedicato un intero capitolo ai miei vecchi fumetti, con scansioni e riflessioni, proprio come sto facendo adesso ma in una forma più narrativa, e posso vantarmi di avere pubblicato in un colpo solo tutti gli eroi che ho creato nella mia infanzia.



Pioggia d'estate (2008)


Lo so, sono ingenui, tecnicamente orrendi, grammaticalmente insensati, inutili per il resto del mondo, ma gli voglio un gran bene, e non li dimenticherò mai.

Ed è per questo che amo questo blog.

sabato 20 settembre 2008

MP5

Maria Pia Cinque: "Ho scannerizzato i disegni che ho trovato all'interno di alcuni quaderni risalenti alla fine dell'89, quando avevo da poco compiuto nove anni. Probabilmente disegnavo molto meglio allora, accidenti! Forse la mia mano, col tempo, si sarebbe "impratichita" maggiormente se non avessi fatto il Liceo scientifico, ma tant'è...
Non sono disegni "liberi", sono sempre disegni sul tema dei compiti di italiano, ora si potrebbe dire "illustrazioni". Per quanto riguarda i disegni di adesso, ho cercato di accostarli in modo da far risultare gli elementi simili, ma forse non c'entrano niente! ;)"








venerdì 19 settembre 2008

Donald Soffritti

Donald Soffritti: "L'unica cosa che ho trovato, per il momento, è questa: una riproduzione di una cover di Topolino... avevo 10 anni. È un po' malmessa e sbiadita, era incorniciata e un signor pesciolino d'argento ha ben pensato di andarci a fare colazione mangiandomi un po' di disegno ma, fa molto vintage!"

Lillo (10 anni)


Carl Barks Tribute (2008)

giovedì 11 settembre 2008

Marika Benini

Marika Benini : "Il primo disegno ha come titolo La vergine dalla faccia blu e l'ho fatto a due anni e mezzo. Da bambina ero incuriosita dalle suore: non sono mai state protagoniste e a contatto con me nella mia educazione e le vedevo come esseri misteriosi, quasi extraterrestri.
Il secondo disegno l'ho fatto a tre anni e il titolo era Occhio parlante con mascara arcobaleno (i titoli sono stati scritti da mia madre, sotto mia dettatura, praticamente farmi disegnare era l'unico modo per convincermi a mangiare, infatti quasi tutti i disegni sono sporchi di pappa!).
Il terzo disegno si può definire minimalista, i pesci minimalisti hanno il dono della sintesi, cosa che durante gli anni è andata tragicamente persa.
L'ultimo disegno è stato fatto a quattro anni, si chiama Signora con sangue ciaf ciaf e mostra un certo gusto splatter per le schifezze."


La vergine dalla faccia blu (2 anni)


Occhio parlante con mascara arcobaleno (3 anni)

Pesci minimalisti (3 anni e mezzo)



Signora con sangue ciaf ciaf (4 anni)


Marika Benini, Goa (2008)

martedì 9 settembre 2008

Federica Del Proposto

Federica Del Proposto: “La creazione” l’ho disegnato a 3-4 anni. Quello a destra sarebbe Dio, quelli a sinistra la versione hawaiana di Adamo ed Eva.


“La Creazione” (3-4 anni)


Andavo a scuola dalle suore, quindi la maggior parte dei soggetti dei miei disegni erano di stampo religioso. Ricordo che ci facevano disegnare moltissimo.
Alle elementari ogni “dettato” o “pensierino” doveva essere corredato dall’apposito disegno.
La nostra maestra, la signora Silvana (una delle poche laiche che circolava per scuola) ci dava due voti separati: uno allo scritto e uno al disegno. Io ero forte nel disegno, un po’ meno forte nello scritto. Questi li ho disegnati in seconda elementare, a sette anni.
C’è anche il mio primo fumetto: una storia sugli anziani disegnata per un concorso tra scuole.





“L’Ascensione”“Lo Spirito Santo” (7 anni)



“Gli anziani vanno sempre rispettati” (7 anni)





“Cristoforo Colombo” (7 anni)


Quello che noto in questi disegni è la buona capacità di stilizzare e di colorare.
La vena comica, invece, è uscita fuori solo al liceo e con quella anche la mia capacità di raccontare. I voti più alti li avevo in italiano e in disegno.
In disegno ornato (ovvero ricopiare per me e per mezza classe i quadri dei pittori italiani che la prof. Rita Bruno ci affibbiava settimanalmente) e in falsificazione di firme ero fortissima. Prezzi modici: un disegno e/o una firma di genitore in cambio di sigarette e/o barrette di cioccolato. Ma la cosa che più mi divertiva era ritrarre compagni di classe e professori (e John Lennon).
I miei ex compagni di classe hanno i diari pieni di queste cose.
I tre professori che mi riuscivano meglio erano il Satun, serafico professore di filosofia (qui in versione “Elvis”), il Carzaniga, professore di religione fricchettone (fumava sigarette in classe e ti lanciava cancellini in faccia se non lo stavi a sentire: mira infallibile) e la Zucconi, la nostra ultrasessantenne professoressa toscana di bioloscia.
Compagni di classe meglio ritratti, invece: Antonella, Cesari e Tomasini (qui in versione “botto cor motorino”).
Li ritroviamo tutti insieme in quello che, dopo “Gli anziani vanno sempre rispettati” può essere considerato il mio secondo fumetto (special guests: Zucconi-Carzaniga):




“Elvisdum”–“Compagni di classe”–“Carzaniga”–“Zucconi” (15 anni)



“Il sabato” (15 anni)


Prego notare l’esilarante battuta “intanto dall’oblò della porta”: la porta della nostra classe era infatti bucata. Periferia Roma Nord, miei cari, mica centro storico!
Il “Liceo Scientifico Louis Pasteur” nonostante confinasse con un ospedale, un ex-manicomio e un carcere minorile era (ed è) un’ottima scuola, a parte le porte. Ci ha studiato anche Massimo Lopez… si vede che questa situazione di vicinato ispirava autoironia e comicità!
Comunque.
Dopo il liceo ho abbandonato il disegno per molti anni. L’ho ripreso solo tre anni fa.
Riguardando queste tavole, mi rendo conto che prima o poi doveva accadere: disegnare mi divertiva troppo.



"La Teoria di Benedetta" (2007)