mercoledì 28 gennaio 2009

Bastien Vives

Bastien Vives: "Al inizio disegnavo ragno, poi monstro, poi tortuga ninja, poi ragazze ....il mio padre è un pintore, allora ho avuto una relazione particolare con il designo, era una cosa molto seriosa e ho passato tutto il mio tempo in questa passiona, è ho coppiato altri disegnatori da 5 ale 12 anni, doppo ho iniziato a fare disegno dal vivo e immaginazione... "

Disegni fatti a la "grande maternelle":


Mec (4 anni)


papa (4 anni)
Disegni coppiato su "Vargas": da 9 -10 anni ho iniziato a fare donne, era la mia prima motivazione.

Vargas 1


Vargas 2



Computer (13 anni) era il mio primo disegno fatto sul computer con la "souris"





Alien (15 anni) : i designi d'adolescenti sonno brutto come adolescenti



2 designi dal 2007 - 2008 per un fumetto che si chiama "A nos solitudes collectives" con i colori di Romain Trystram
Ste allongeé (2007)


A nos solitudes collectives (2008)
Spero che sara buono con il mio italiano brutto.
Grazie ancora per questa invitazione.
Ciao Bastien

domenica 25 gennaio 2009

Giustina Porcelli

Giustina Porcelli :" Mia mamma non ha la sindrome del criceto: non conserva niente. Io, invece, butto solo la roba marcia, e spesso a fatica. Questi disegni li ho scovati fra le letterine e i biglietti che scambiavo con le mie amiche di scuola, alle elementari: è da allora che mescolo scritte d'amore e di odio, fiori e teschi, colori e facce. E speriamo che nessuno mi fermi. "

(7-8 anni)

(7-8 anni)


un dettaglio del disegno precedente (penso sia l'antenata di "Pam", vedi disegno sotto, n.d.r.)



Pam (2008)


Dama fiorita (2008)
(che esibisce il tanto amato elemento floreale... :O)




Superbelli (2008)
(questa è l'evoluzione dei mostruosi pac-man che disegnavo...)


domenica 18 gennaio 2009

Mattia Naliato

Mattia Naliato: "Non sono rimaste tracce dei miei disegni prima del ‘98\’99. Ho recuperato, però, qualche quaderno di prima e seconda elementare. In tale contesto i disegni non sono pienamente liberi, anche se questo ci permette di vedere come un bambino svicola dall’imposizione per esprimere ciò che vuole. A riguardo mi ha colpito il disegno della casa. La consegna era: “Disegna un pesce dentro il fiume e una rana fuori”. La parte dettata dal compito è stata eseguita come una nota a piè di pagina, per poi continuare a riempire tutto il resto del foglio con ciò che volevo.


La casa (1992- età 7 anni )


Il ritratto qui sotto è stato eseguito in prima elementare. Si doveva scegliere un compagno di classe e disegnarlo. Trovo abbastanza inquietante la scelta fatta e la sua esecuzione. Per fortuna non ho i mezzi per darne un’interpretazione, mi preoccupa un po’ pensare a cosa potrebbe saltar fuori.


Ruggero (1991- età 6 anni )


In realtà non me lo ricordavo, ho potuto però notare come già a quell’età utilizzassi il fumetto. Nei disegni che seguono, senza che mi fosse stato detto, ho inserito piccoli balloons qua e là. Penso che in parte fosse dovuto per chiarire i segni indecifrabili che tracciavo sulle pagine e in parte per aver sempre avuto per casa i fumetti di mio padre, allora non li leggevo ancora ma li sfogliavo di frequente (un’immagine che associo alla mia infanzia sono proprio i puntini rossi della pelle nei fumetti de L’Uomo Ragno).

Presepe (1991 circa)

Strega (1992)

Gara pesci (1992)


Leggenda pioggia (1992)


Questo penso possa considerarsi il mio primo fumetto. Dovevo illustrare i momenti salienti di una favola. Ne è risultato un vero e proprio fumetto.


Primo fumetto (1992)

Ambito scolastico a parte, ricordo chiaramente che iniziai a disegnare con un certo impegno quando iniziarono a trasmettere i cartoni degli X-Men (credo fosse il ’94). Da lì il passo alla lettura dei fumetti fu breve. I cartoni animati restavano in ogni caso un punto fisso.
Tra la fine delle elementari e l’inizio delle medie inizia a disegnare i miei primi fumetti. Solitamente iniziati e mai finiti. Tra questi la terza serie di Ken il Guerriero (!) e la creazione di un nuovo super eroe che acquisiva poteri dal contatto con Wolverine.
Mi buttai anche sulla parodia con “Dragon Balle”. Si, dovrei vergognarmi…ma non ci riesco.



Dragon Balle (1998- età 13 anni)

Molti dei fumetti che seguirono ritraevano dei miei amici, magari mescolati ad elementi tratti da anime o fumetti.
Il fumetto più lungo che riuscii a completare fu “Il Segreto Sentou” (ben 60 pagine!!!). Una storia ambientata nello stesso mondo di Dragon Ball e che, in modo non esplicito, faceva capire che ne era un proseguo che si svolgeva molti anni dopo.

Il segreto sentou (1998\99)


In questa storia tra i personaggi c’era un cane di nome Billo, che non è altri che il mio vero cane. Attualmente, senza che fosse stato programmato, è ricomparso nella mia strip “Bambini”.


2008- originale di Bambini #37


Anche se non lo faccio professionalmente posso dire che faccio fumetti da sempre, senza aver mai smesso. Questo mi ha portato ad inserire, in maniera mascherata e inconscia, elementi della mia vita e soprattutto ciò che vorrei leggere.
In questa scena appare ancora Billo.


tratto dalla 24 Hic del 2007


E qua un altro fumetto a cui ho potuto dare molti significati solo dopo averlo ultimato.

Coop 2008


Vedere questi miei disegni ha ulteriormente attizzato una riflessione che ormai sto portando avanti da un po’ e che, spero, riuscirò a concretizzare, almeno marginalmente, con i miei studi di psicologia. Se un bambino poco dotato come me, in maniera del tutto spontanea, tentava già in prima elementare di utilizzare il fumetto, non è che sotto sotto, questo mezzo, abbia potenzialità più forti di quel che gli vengono attribuite? Tutti noi impariamo a scrivere, ma non tutti diventano scrittori. Da programma scolastico abbiamo avuto, o abbiamo, ore di educazione artistica ma non tutti diventano pittori. Ecco, secondo me lo stesso ragionamento dovrebbe essere applicato al fumetto. Anche nella scuola si dovrebbe sensibilizzare maggiormente all’utilizzo del fumetto come espressione personale.

domenica 11 gennaio 2009

Andrea Vivaldo

Andrea Vivaldo: "Il disegno è sempre stato il mio gioco preferito. Infatti, ho ritrovato un mucchio di disegni che ho fatto all'asilo. E' però, in prima elementare, con l'incontro con la parola scritta, che ho iniziato a farli parlare, a "fumettarli". Questo è, credo, il mio primo fumetto: avevo visto il Pinocchio di Comencini (che mi aveva traumatizzato perché mi faceva paura). In questo c'è Mangiafuoco e faceva parte di una serie di più disegni che, messi in sequenza, ricreavano parte dell'avventura del burattino. Dietro al disegno c'è scritto: Pinocchio e una birba...".

(6/7 anni)

"Sempre in prima elementare feci questo disegno: da piccolo vivevo in un paesino di montagna in Valle d'Aosta e i miei soggetti erano mucche, baite e boschi".

(6/7 anni)


"Un mesetto fa, mi è capitato di ridisegnare mucche e monti per illustrare un racconto per bambini (Il sentiero degli omini di Pietra, di Enrico Marcoz)".
Il sentiero degli omini di Pietra (2008)

Questo invece l'ho disegnato a 10 anni quando ero già un gran divoratore di fumetti (Braccio di ferro, Geppo, Asterix...): è una vignetta tratta da una serie di strisce con protagonista una scimmia con un mantellino da supereroe. La scimmia si chiamava semplicemente "il prode eroe" e l'uccellino "Beppe".


Il prode eroe e Beppe (10 anni)


La scimmia è saltata di nuovo fuori, quando ho disegnato Il Mostro dell'isola (sull'antologia Monstars 2, Nicola Pesce Editore, 2007)

Il mostro dell'isola (2007)

domenica 4 gennaio 2009

Maurizio Ercole

Maurizio Ercole: "Avevo 12 anni quando nel 1984 iniziai a disegnare, con un gruppo di amici delle scuole medie, una serie di albetti a fumetti che poi facevamo circolare sotto banco tra i compagni di classe. In breve tempo creammo un piccolo mondo editoriale di testate periodiche rigorosamente in singola copia, con tanto di copertina, redazionali, anteprime, pagine dei quiz e quant'altro potesse farle assomigliare il più possibile ai "veri giornalini" da edicola. Influenzato dai super eroi della Marvel creai Waterman l'Uomo Fluido, successivamente, ispirato dai racconti di Zio Tibia, disegnai anche delle storie brevi dell'orrore che raccolsi in un albo dal titolo SangueSuga. Con la serie Lunar Space e La Battaglia del Corpo iniziai a dedicarmi alla fantascienza, genere che ho sempre amato e che tuttora è un po' il mio marchio di fabbrica. Creai anche delle strisce umoristiche come quelle del Signor Padella e la sua amica Talpa e delle tavole educative come quelle sul Metano. Negli anni a seguire ho conservato quasi tutto, anche i disegni dei miei compagni... centinaia di pagine che pian piano ho iniziato ad inserire nel blog http://lineaplip.blogspot.com/ con l'augurio che possano divertire e soprattutto rievocare la spensieratezza di quel periodo.


Waterman 1, p.1-2 (1985 circa)



Waterman 2, p. 2-3

Waterman 6, p. 1-2



Sanguesuga 1 (1984 circa)

Sanguesuga 2


Alla scoperta del metano (1985 circa)


Astromoon (2008)


Ciccio Foca Comix (2008)



Weird Funnies 3D
(2008)




Serial Toys 4, p. 2-3 (2008)


Serial Toys 4, p. 4-5