sabato 30 maggio 2009

Elena Grigoli

Elena Grigoli: "Tom e Beatrice e il mondo dei gatti... forse il mio primo fumetto, disegnato su una delle tante agende che riempivo da piccina. Quando disegnavo, non scribacchiavo semplicemente... ma inventavo vere e proprie storie che spesso dicevo solamente a voce alta, come nel caso di questa famiglia di gatti. Il vizio di raccontarmi le storie me lo son tenuto fino a 15 anni.





Tom e Beatrice e il mondo dei gatti (1992)




Famiglia di gatti (1992)

Questo Bugs bunny investito dalla bora di Trieste, ancora oggi mi fa morire dal ridere!



bugs bunny (1993)


La Divina Commedia (allora copiavo Jacovitti) disegnata per un compito di italiano in prima liceo


Divina Commedia (1998)




paperi cannibali (1998)




un divertente confronto ^^ ragazzina 1993 – boscaiola 2009






Tra tutti i miei disegni dell'infanzia, mi spiace non aver trovato quello che feci in seconda elementare: raffigurava il dio Ganesha, il bambino con la testa di elefantino. Me lo ricordo bene perchè la maestra lo mostrò alla classe che successivamente mi riempì di insulti (invidiosi!). Ecco perchè ancora adesso i complimenti mi fanno uno strano effetto. Nel mio paesello della Valpolicella mi affibbiarono sin da piccola il nome di "artista", visto che non conoscevano mezze misure: O non sapevi disegnare o eri un'artista.
Quando ti danno questa onorificenza sai già quello che ti aspetta: ogni cartellone parrocchiale, ogni disegno, ogni freccia per indicare la sagra di paese, la disegnavo lo disegnerai tu. Per alcuni anni ('98-2004, mi pare) sono stata anche la vignettista ufficiale del giornalino paesano: l'Armaron (che significa armadio, in veronese).
la prima vignetta che ho pubblicato in vita mia...ahahah prospettiva a volontà!
Ah, da notare che nella stessa pagina, si parlava di Torino. Una bella coincidenza :)


prima vignetta, Armaron (1999)

Negli stessi anni provai anche a farla veramente l'artista. Alla sagra di paese (quella della freccia) esponevo i miei quadri: degli olii su tela raffiguranti bambini-folletti dai buffi e colorati vestiti. Mi han fatto guadagnare i primi soldini (perchè le vignette le facevo gratis).
Ne ho venduti una decina... ma vi rendete conto che c'è chi ha appeso in salotto (o nello sgabuzzino) dei "grig" originali? Tra l'altro gli invenduti han riempito la mia camera veronese e mia madre ogni tanto minaccia di buttarli, ma tanto non lo fa. Smisi di farli quando un amico mi disse: "ultimamente questi folletti hanno un espressione triste".


tessitore di nuvole (2001)

Alle sagre vendevo anche fanzine autoprodotte... tipo questa (idem come sopra, gli invenduti riempiono la casa. il resto è finito sotto le grinfie di qualche bimbo e dei suoi pennarelli)




fanzine 2003

lunedì 25 maggio 2009

Fabrizio Lo Bianco

Fabrizio Lo Bianco: " Credo di essere il più fulgido esempio di "involuzione della specie" nel campo del disegno. Artista da bambino, promettente da adolescente, 'na chiavica da adulto.
A casa, a Cagliari, ci sono altri fumetti autoprodotti su Dick Bastardly, Goldrake, Paperino, i Peanuts, Mafalda, Beetle Bealey, Linus e poi altri creati da me... ricordo "Sgorbion", un'anatra (i paperi erano inflazionati) supereroe che doveva salvare il mondo "bucato" da... "Sgorbion" stesso (un aeroplano aveva urtato casualmente l'eroe facendolo precipitare sulla terra e la caduta gli aveva fatto perforare involontariamente il pianeta). Il tutto viene risolto dal nostro eroe masticando una cifra spropositata di gomme americane fino a creare un'enorme bolla capace di tappare il buco. Poi uno si chiede se i fumetti possano far male ai bambini...
Il trip creativo è durato fino alle medie, quando incontrai un simpatico professore di educazione artistica che in tre anni mi ha rifilato sempre lo stesso voto: uno stimolante "mediocre". E' stato l'unico in tutta la mia carriera scolastica a infliggermi due note sul registro con accompagnamento coatto da parte dei miei genitori. Solo perché gli avevo lanciato contro un gessetto. Lui, giustamente, la prese male. Se devi fare una fesseria, falla bene. Avrei dovuto lanciargli contro una scarpa. Avrei precorso il mio idolo, Muntadar Al Zaidi.
Poi ho ritentato la strada del disegnatore dopo la laurea, in un corso che aveva docenti del calibro di Silvio Camboni, Bruno Olivieri e Michele Medda... fu lì che capii quanti bravi disegnatori ci sono in giro e quanto i miei disegni potessero piacere a mammà e alla mia ragazza, ma non a un editore serio.
Però qualcosa da raccontare ce l'avevo, ecco. Almeno, questo mi disse Bruno Enna. E insistette pure, il maledetto. Così un giorno ho lasciato perdere il disegno e mi sono dedicato completamente a sceneggiatura e scrittura in genere".





1^ elementare, 1977 (6 anni)

Supereroi, 1^ elementare, 1977 (6 anni)




Robottoni, 1977-78




Angeli e demoni, 1980 (9 anni)




Robottoni, 1980 circa




Robottoni, 1981-82




Mazinga, 1982 (11 anni)



Megaloman, 1982 (11 anni)


Lo Bianco's Warriors, 1988 (17 anni)



Il gruppo metal "Lo Bianco's Warriors" non è mai esistito, ma io disegnavo locandine, copertine di dischi e rilasciavo interviste a chi non me le richiedeva. Avevo letto che questo sistema con i Def Leppard aveva funzionato e non vedevo per quale motivo non avrebbe dovuto funzionare con me...




studi per progetto sui pirati, 1998, 27 anni


Il pirata fa parte di un progetto (mai realizzato, purtroppo) nato su "istigazione" di Silvio Camboni in un corso della Sardinian School of Comics.





Portatemi il mattino in una tazza, 1999 (28 anni)

"Portatemi il mattino in una tazza" è un omaggio a Emily Dickinson e ad Art Spiegelman. Racconta quello che mi capitò di fare ogni mattina per i sei mesi più arzigogolati della mia tarda adolescenza. Faceva parte di una serie di tavole autoconclusive per una meravigliosa fanzine, "Indaco", di Ignazio Fulghesu e Gavino Vinicio Tedde, che oltre a ospitare me (vergogna!) pubblicava illustratrici come Chiara Dattola e Giorgia Atzeni che in seguito approderanno a importanti case editrici per ragazzi .




Paky al museo, layout capolavoro del 2009 (37 anni suonati)


ed ecco la versione definitiva con i disegni di Bruno, in modo da far capire ai più sprovveduti come un grande disegnatore (Bruno) può dare un senso agli scarabocchi di un imbrattacarte (muà).



Paky di Bruno Olivieri e Fabrizio Lo Bianco © Il Giornalino



giovedì 21 maggio 2009

Stefano Disegni

Stefano Disegni: "Ecco qua tre disegni di Disegni del 1961, 8 anni. Un venditore ambulante allo zoo che corredava un tema, soldati al fronte che illustrava un dettato patriottico e, vera chicca, il cambio di anno 1960/61 con uno stralcio di lettera alla Befana e firma autografa del sottoscritto. Non vi nascondo che ho provato un po' di commozione... ".






notate come la figura del soldato fosse già presente nell'immaginario del piccolo Disegni...






domenica 17 maggio 2009

Paolo Bacilieri

http://www.sweetsalgari.blogspot.com/

(1979, 14 anni)

Pantera, Metallo Urlante, tav. 3 (2002)

(1979)
Durasagra (1994)


notate la linea della mascella...