martedì 9 settembre 2008

Federica Del Proposto

Federica Del Proposto: “La creazione” l’ho disegnato a 3-4 anni. Quello a destra sarebbe Dio, quelli a sinistra la versione hawaiana di Adamo ed Eva.


“La Creazione” (3-4 anni)


Andavo a scuola dalle suore, quindi la maggior parte dei soggetti dei miei disegni erano di stampo religioso. Ricordo che ci facevano disegnare moltissimo.
Alle elementari ogni “dettato” o “pensierino” doveva essere corredato dall’apposito disegno.
La nostra maestra, la signora Silvana (una delle poche laiche che circolava per scuola) ci dava due voti separati: uno allo scritto e uno al disegno. Io ero forte nel disegno, un po’ meno forte nello scritto. Questi li ho disegnati in seconda elementare, a sette anni.
C’è anche il mio primo fumetto: una storia sugli anziani disegnata per un concorso tra scuole.





“L’Ascensione”“Lo Spirito Santo” (7 anni)



“Gli anziani vanno sempre rispettati” (7 anni)





“Cristoforo Colombo” (7 anni)


Quello che noto in questi disegni è la buona capacità di stilizzare e di colorare.
La vena comica, invece, è uscita fuori solo al liceo e con quella anche la mia capacità di raccontare. I voti più alti li avevo in italiano e in disegno.
In disegno ornato (ovvero ricopiare per me e per mezza classe i quadri dei pittori italiani che la prof. Rita Bruno ci affibbiava settimanalmente) e in falsificazione di firme ero fortissima. Prezzi modici: un disegno e/o una firma di genitore in cambio di sigarette e/o barrette di cioccolato. Ma la cosa che più mi divertiva era ritrarre compagni di classe e professori (e John Lennon).
I miei ex compagni di classe hanno i diari pieni di queste cose.
I tre professori che mi riuscivano meglio erano il Satun, serafico professore di filosofia (qui in versione “Elvis”), il Carzaniga, professore di religione fricchettone (fumava sigarette in classe e ti lanciava cancellini in faccia se non lo stavi a sentire: mira infallibile) e la Zucconi, la nostra ultrasessantenne professoressa toscana di bioloscia.
Compagni di classe meglio ritratti, invece: Antonella, Cesari e Tomasini (qui in versione “botto cor motorino”).
Li ritroviamo tutti insieme in quello che, dopo “Gli anziani vanno sempre rispettati” può essere considerato il mio secondo fumetto (special guests: Zucconi-Carzaniga):




“Elvisdum”–“Compagni di classe”–“Carzaniga”–“Zucconi” (15 anni)



“Il sabato” (15 anni)


Prego notare l’esilarante battuta “intanto dall’oblò della porta”: la porta della nostra classe era infatti bucata. Periferia Roma Nord, miei cari, mica centro storico!
Il “Liceo Scientifico Louis Pasteur” nonostante confinasse con un ospedale, un ex-manicomio e un carcere minorile era (ed è) un’ottima scuola, a parte le porte. Ci ha studiato anche Massimo Lopez… si vede che questa situazione di vicinato ispirava autoironia e comicità!
Comunque.
Dopo il liceo ho abbandonato il disegno per molti anni. L’ho ripreso solo tre anni fa.
Riguardando queste tavole, mi rendo conto che prima o poi doveva accadere: disegnare mi divertiva troppo.



"La Teoria di Benedetta" (2007)

1 commento:

Davide ha detto...

clap clap clap


applausi a marta ed a federica!