domenica 28 dicembre 2008

Il disegno di animali

Nell'analisi del disegno infantile, oltre al test dell'albero, a quello della figura umana e al test della casa, gli psicologi si avvalgono di un ulteriore strumento: il test della famiglia di animali.
Ai bambini viene chiesto d'immaginare e disegnare i componenti della propria famiglia sotto forma di animali. Con questo test si possono individuare aspetti caratteriali, stati emotivi del bambino oppure elementi nascosti, non emersi nei precedenti test. Il bambino ha la possibilità di proiettare sugli animali ciò che non ha il coraggio di comunicare riguardo al rapporto con i propri genitori. Si tratta pertanto di un test utile ma al contempo di difficile interpretazione.
Sono stati associati precisi significati agli animali più comunemente disegnati dai bambini. Di seguito ne elenco solo alcuni:

animali feroci (lupo, leone, tigre ecc): i bambini che li disegnano hanno un carattere impulsivo, orgoglioso, autonomo, forte e sono in grado di utilizzare la propria aggressività per superare ostacoli.

cane: i bambini che lo disegnano dimostrano un carattere bonario, empatico, generoso e bisognoso di creare legami affettivi.

coniglio: suggerisce timidezza, bisogno di protezione e tenerezza.

drago: simboleggia potenza e il bambino che lo disegna dimostra una gran capacità intellettiva e un temperamento forte, intuitivo.

gatto: il bambino che lo disegna ha come caratteristiche fondamentali la gentilezza, la furbizia e la capacità d'ispirare fiducia nei coetanei.

pesci: sono animali muti che vivono nell'acqua, in un'altra “dimensione”. Se i genitori sono raffigurati in questo modo è possibile che vi siano problemi di incomunicabilità.

ragno: ha una valenza negativa a causa del suo morso velenoso. Se la madre viene disegnata come un ragno vi può essere una situazione conflittuale madre/figlio.

scimmia: suggerisce un'intelligenza astuta,innocente, giocosa e una vivacità sfrenata. Se viene disegnato un gorilla, oltre alle precedenti caratteristiche, occorre valutare la presenza di una componente di aggressività.

serpente: simbolo della sessualità, il serpente è un animale in grado di cambiar pelle. Il bambino che lo disegna sta probabilmente attraversando una fase di cambiamento, di crescita. A livello caratteriale il bambino risulta essere un tipo cauto, meditativo, che difficilmente manifesta i propri sentimenti.

uccellini: indicano il bisogno dei bambini di essere accarezzati e coccolati.

Mario Antonelli

TEMA
Pensierino sulla propria infanzia.

SVOLGIMENTO
Il paese dove sono cresciuto (e dove vivo ancora oggi) si trova nella provincia della provincia, nei primi anni novanta era un posto fantastico, se eri un lombrico.
Oggi anche i lombrichi preferiscono andare altrove.
Io nei primi anni novanta non ero un lombrico, anche se forse un poco ci assomigliavo.
Io nei primi anni novanta ero un bambino.
I bambini della mia età nei primi anni novanta giocavano a pallone, oppure andavano in giro con la bicicletta, io ad andare in bicicletta non ero capace e il calcio mi annoiava, giocavo raramente e quando giocavo i miei amici discutevano perchè nessuna delle due squadre mi voleva. In generale io preferivo cercare bacarozzi sotto alle pietre.
Nei primi anni novanta il tempo che non trascorrevo a cercare lombrichi lo dedicavo in parte a conquistare le ragazzine del paese, in parte a disegnare mostri, dinosauri e animali.
I miei disegni di quel periodo sono tantissimi.
I primi anni novanta erano il periodo in cui ero profondamente convinto che fosse possibile costruire la macchina del tempo usando i rotoli di cartone della carta igienica, in cui allestivo delle bancarelle davanti a casa cercando di vendere i sassi della strada ai passanti e in cui organizzavo gare improbabili, come quella per il lombrico più bello, che poi non si facevano mai perchè non partecipava nessuno.
La Festa dell'ombrico (8 anni)

Un fumetto (1994-5, 11/12 anni):




Una serie di mostri colorati (8 anni). Altri mostri di Mario Antonelli visionabili qui





quaderno asilo '87 (4 anni)



Podino mangiamostri (8 anni)



Quattro mostri scelti (8 anni)



Scheletrini (11-12 anni)


Gemelle siamesi (2005)


Macchina da guerra (2005)

domenica 21 dicembre 2008

Sergio Ponchione

Sergio Ponchione: "Le mie prime storielle a fumetti risalgono credo alla prima elementare, 1981 d.C., ma raggiungono un minimo di logica e comprensibilità solo un anno o due dopo. Riempivo quaderni con brevi storielle di Popeye, dei Puffi, a volte Zio Tibia, trasformandoli in giornalini veri e propri, con tanto di sommario e pagine numerate. Me ne sono rimasti solo quattro, ma di sicuro ne feci di più. Ogni volta che li rivedo, ghignate e nostalgie a parte, m'accorgo come in quegli sgorbi ci fosse in realtà già tutto: un fulminante amore per il raccontare coi disegni, che battezzai subito la cosa più figa di questo mondo e mio indiscutibile futuro lavoro, e una buona voglia di darci dentro. Quasi trent'anni dopo non la penso molto diversamente. Beh, qualcos'altro di quasi altrettanto figo c'è. Ma non molto. "

Casa (1978)


"In assoluto il mio disegno più vecchio, forse anche il primo. Fatto sul retro della carta dei collant di mia madre, che premurosamente immortalò l'evento firmandolo per me con tanto di data e nomignolo fesso".


Nuvole di guerra (1982 o 1983)

"Popeye, in un pessimo italiano, inizia a insegnarmi come stanno le cose fra uomini e donne".


Il deserto del verme (1982 o 1983)

"Avventure di serie B durante matematica, con tanto di cazziatone della maestra controfirmato dalla mami a fondo pagina. Ma perdio, la matematica. Vi rendete conto?"


Splatter! - copertina (1988, 13 anni)

"L'opera più ambiziosa. Vera e propria graphic novel. 21 pagine FI-NI-TE! Non solo titolo strafigo, qualche vignetta e poi cheppalle basta mi son rotto non mi piace iniziamone un altro va'. Feci pure la copertina, in pieno periodo splatter-supererosistico, che cercavo di mischiare pateticamente. Adoravo Jack Kirby, come ora, di cui cercavo d'imitarne chine e ombre non capendole assolutamente e quindi fallendo pietosamente".



Splatter! - frontespizio della prima pagina (1988)


"Logo scippato e appiccicato da un'albo Corno. Mi piacevano gli eroi minori e per un pò fui intrippato da Pantera Nera (quella di Kirby, ovvio), anche grazie a un amico di scuola che me ne pompava le gesta a dismisura".



Splatter! - pagina 2 (1988)


"Incapacità totale di disegnare le donne. Anatomia? Eh? Cosa?. Però usavo già l'inglese, che adoro dalle medie. Tutta la storia è a matita, solo per il sangue usai il pennarello rosso. Prima di Miller e della sua Sin City. Arf".

Splatter! - pagina 19 (1988)


"Kirby e Segar ?! Mah".



Obliquomo! - da Obliquomo (2002)

"Esatto! La casa dell'Obliquomo è la stessa del mio primissimo geroglifico. Rimasterizzata, patafisicizzata, espressionisticizzata, pitturata, fotocopiata, obliquizzata, ma proprio lei. Che quel 9 febbraio nella mia testa ci fosse già qualcun'altro?"


La Città Criptica - da Grotesque 2 (2008)

"Qui e a seguire, il presente, che forse già conoscete".


NEON - da Impronte Maltesi (2007)


"Chiarmilla" - da Jonathan Steele Extra 2 (2008)

lunedì 15 dicembre 2008

Marino Neri

Marino Neri: "Sono tutti disegni risalenti più o meno all' 84/85, le mie prime suggestioni penso siano tutte cinematografiche, avevo visto King Kong (la versione degli anni '70 con la creatura di Carlo Rambaldi). Il disegno in blu è una sezione di un gorilla meccanico, in basso a destra c'è uno scienziato pazzo. Ho sempre avuto una passione per le scimmie e i primati (vedi titolo del suo blog La Scimmia dell'inchiostro, n.d.r.). Poi per i vampiri e i pipistrelli. Il disegno colorato è Nosferatu. Naturalmente non potevo aver visto il film a quell'età, ma mio padre aveva un disco con la colonna sonora del film nella versione di Herzog. La copertina è l'immagine che poi è anche la locandina del film. Devo averlo visto li..."

Gorilla sezionato

Travestito da gorilla

Re dei fiumi (2008)
Nosferatu
Vampiretto

lunedì 8 dicembre 2008

Antonio Marinoni I

Antonio Marinoni: "Le tavole del mio libro Velluto. Storia di un ladro (pubblicato nel 2007 dai Topipittori con il bellissimo testo di Silvana D'Angelo) discendono da una lunga sequenza di vedute di interni risalenti agli anni Sessanta e accomunate dall'impostazione frontale, dalla struttura simmetrica e dalla ricchezza dei dettagli. Queste caratteristiche, già presenti nel disegno del 1965, fatto a cinque anni, sono state intenzionalmente mantenute nelle illustrazioni di Velluto, realizzate tra il 2003 e il 2006."

Interno, 1965, 5 anni

Interno, 1966


Interno, 1967


Interno, 1968



La grande sala, 1968



La sala del trono, 1970




Velluto, tav.9, 2005-2006


Alcuni dettagli ritornano a distanza di decenni, come, ad esempio, la piccola sedia inglese, schizzata nel 1967, riproposta ne "La grande sala" del 1968 e inserita nella tav.2 di Velluto nel 2003.


La piccola sedia inglese, gen. 1967



Velluto, tav.2, dettaglio con sedia inglese, 2003
segue...

Antonio Marinoni II

prosegue dal post Antonio Marinoni I


Marinoni: "Tra il 1966 e il 1969 ho disegnato molte vedute di città. In Velluto ho inserito alcuni piccoli scorci urbani inquadrati dalle finestre".



Milano, 1966



Un gruppo di edifici nel verde, 1966



Una città con figure, 1969



Una piazza di città, 1969




Una città sul fiume, 1969





Velluto, tav.7, dettaglio, 2005-2006



"Un altro tema ricorrente è stato quello degli edifici inseriti nel verde".




Un palazzo nel parco, 1967




Lussemburgo, 1968





Velluto, particolare copertina, 2006




"Poi, ho avuto una grandissima passione per gli elenchi, che si è manifestata dalla serie di cattedrali del 1969 sino ai risguardi di Velluto, che raccolgono tanti oggetti presenti nelle illustrazioni del libro".



una serie di cattedrali, dettaglio, 1969





Velluto, particolare risguardi, 2006

domenica 30 novembre 2008

Eloisa Scichilone - Liludori

Eloisa Scichilone: "Purtroppo pare che del mio passato non sia rimasto granchè...varie vicissitudini e numerosi traslochi hanno cancellato le mie tracce.
Sono riuscita a raccimolare questi due disegnini pare risalenti ai miei 5/6 anni (un paio di secoli fa ormai...O___O!)
Bic su cartoncino, ritratti dei miei genitori...già separati e con un gatto (da notare che all'epoca vivevamo tutti insieme e gatti non ne avevo...interessante...)"








Liludori Friendness

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update 16 marzo 2009

come promesso, Eloisa ha inviato nuove illustrazioni (disegni di Eloisa Scichilone, colore di Mauro Gandini)

A softly embrace

Catzilla

Whale and tea